Un addio al caro, vecchio Mac
 
Steve Jobs, ceo di Apple Computer, ha annunciato che verrà abbandonata la produzione di processori proprietari per i propri Macintosh (ora ad appannaggio di IBM) per adottare processori Intel x86, gli stessi usati dai PC dell'odiata casa di Redmond.
E la cosa non è tanto di là da venire, visto che è già in vendita un kit di sviluppo che permette di ricompilare i programmi in modo che funzionino 'nativamente' su Intel. Per gli altri programmi (cioè, tutti...) esiste una sorta di 'ambiente Classic' (l'utente Mac capirà di che parlo) chiamato 'Rosetta' che, a detta sempre di Steve Jobs, non dà rallentamenti.
Che dire... A caldo mi sento triste. Ho letto diverse voci nella rete, ma l'umore diffuso è di tristezza/rabbia. A poco serve ricordare che forse gli attuali processori erano già al capolinea, che forse la scelta è più strategica di quanto non sembri di primo acchito, che si apre un enorme mercato potenziale... Sono triste ugualmente, perché per me - e credo per tutti gli utenti Mac della mia generazione, che veleggiano verso gli 'anta - il connubio macchina+sistema operativo esclusivo di Apple era qualcosa, una sorta di bandiera nella quale noi utenti ci riconoscevamo, che trovava la piena espressione nella frase, slogan di Apple, "Think Different". Ora questa "monomania" - lo riconosco, un po' fighetta... - si è spezzata. E mi sembra di star scrivendo l'elogio funebre di quella parte di Apple che per tanto tempo ci ha rappresentato.
Che dire... il re è morto, evviva il re!
mercoledì 8 giugno 2005